Sentenza De Gregorio Ridate i soldi a Berlusconi Ora che abbiamo anche le sentenze dei tribunali a corroborare gli avvenimenti politici del paese, potremmo risparmiare sugli istituti di storia, così non ci si metterà a reclutare ricercatori per cercare di capire cosa sia effettivamente accaduto nel 2008. Basta rivolgersi alla magistratura che ha emesso una sentenza. Berlusconi ha corrotto un senatore e il governo Prodi è caduto. Bello che fatto, sempre che in secondo o terzo grado, il quadro campi, ci risparmieremo un sacco di fatica, a cominciare da quella del solo dover pensare, c’è stato un giudice che lo ha fatto per noi. Certo che in giudizio i precedenti dovrebbero contare persino più che nella storia. La seconda è per lo meno dubbio che si ripeta, gli eventi sono sempre complessi, ma il giudizio è un atto unico intellettuale, si ripete per forza. Sarebbe interessante portare a giudizio anche la prima caduta del governo Prodi, quella del 1999 e vederne le modalità. Anche in quel caso venne meno un voto, o forse due alla Camera e pure il presidente del Consiglio era sicuro di ottenerli. Forse che qualcuno lo ha ingannato? Che Berlusconi ha agito nell’ombra? La storia non saprebbe prescindere dal ricostruire un’analogia fra due cadute dello stesso presidente del Consiglio davanti ad un voto del Parlamento. Persino Agata Christhie si scomoderebbe volentieri per dare un’occhiatina a cosa è successo. Come mai il professor Prodi non si accorse che nel 1999 andava ad una sconfitta sicura presentandosi alla Camera e lo stesso avvenne 10 anni più tardi? Possibile che la corruzione riguardasse uno solo dei due casi e perché così come evidentemente si aperse un contenzioso politico nel 1999, nessuna procura ha fatto indagini? Si esclude pacificamente che lo stesso meccanismo politico sia potuto ripetersi dieci anni dopo. E qui che appare De Gregorio, personalità controversa ed interessata al denaro. Per carità, non vogliamo nemmeno metterci a discutere se sia stato finanziato o meno per cambiare casacca. Lo diamo per scontato sulla base della sentenza dei giudici. Ci chiediamo solo come mai nessuno sia stato corrotto nel 1999, ovvero come è possibile che un libero parlamento voltasse, senza la sordida invidia di Berlusconi, le spalle a questo formidabile leader che era Romano Prodi. La questione non è pleonastica. C’è da chiedersi se Prodi fu considerato da rottamare dal Parlamento e dalla sua coalizione dopo solo 3 anni che stava sulla scena politica, possibile che ci sia stato bisogno di pagare un senatore per abbatterlo dieci anni dopo? Per lo meno Berlusconi si rifaccia dare i soldi. Roma, 9 luglio 2015 |